Recentemente, ho avuto l'opportunità di partecipare come relatore a un convegno organizzato da Conflombardia, il cui focus era l'intelligenza artificiale per le piccole aziende, un campo che negli ultimi anni ha catalizzato il mio interesse e si è inserito nel mio percorso professionale dedicato all'innovazione tecnologica. Di fronte alla prospettiva di presentare il mio intervento, mi sono trovato a riflettere su come trasmettere efficacemente il significato e l'impatto dell'AI, specialmente per le piccole imprese italiane, in un contesto così formale.
La decisione di utilizzare l'AI stessa per strutturare la mia presentazione si è imposta come la scelta più coerente con il tema trattato. Ho quindi esplorato le potenzialità di tre diverse piattaforme di AI generativa, utilizzando la prima per la redazione del testo dell'intervento, la seconda per la selezione di immagini e video pertinenti e, infine, la terza per la creazione di un avatar digitale che rappresentasse me stesso, inclusa la digitalizzazione del mio tono di voce.
Questo approccio ha richiesto un'attenta analisi e sperimentazione, data la mia prima esperienza nell'impiegare tali strumenti in un flusso di lavoro così multimodale. Nonostante le iniziali difficoltà e i numerosi aggiustamenti necessari, ho trovato il processo di costruzione particolarmente stimolante. Ho attinto a diversi articoli da me pubblicati in precedenza, sottoponendoli a una piattaforma di AI generativa che ho configurato ad hoc per questo progetto. Il testo risultante mirava a delineare una panoramica complessiva del settore, evidenziando un dato che ritengo particolarmente significativo: un recente sondaggio rivela che il 45% delle aziende a livello mondiale nutre preoccupazioni riguardo alla propria continuità operativa.
La mia presentazione ha messo in evidenza l'urgenza di rispondere a sfide globali quali il cambiamento climatico, la riduzione della popolazione in Italia e le dinamiche geopolitiche internazionali, che hanno un impatto trasversale su tutti i settori economici. È stato altresì esaminato il ruolo che l'intelligenza artificiale generativa può svolgere come strumento efficace nella gestione e nel superamento di tali problematiche.
Ho evidenziato come piattaforme come ChatGPT offrano, a un costo relativamente contenuto, un'ampia gamma di possibilità, sostenuto anche da studi come quello della Boston Consulting Group (BCG) che illustrano l'impatto dell'AI sulle pratiche lavorative nelle aziende.
Una parte significativa del mio discorso ha riguardato le sfide legate all'innovazione tecnologica nelle organizzazioni, sottolineando la necessità di adottare un approccio inclusivo e trasversale, che coinvolga tutti i livelli aziendali e bilanci le diverse prospettive interne. Ho posto l'accento sulla transizione da una semplice adozione di nuove tecnologie a un cambiamento più profondo nella mentalità aziendale, indispensabile per navigare con successo in un contesto globale in rapida evoluzione.
Non ho avuto modo di spiegare la differenza tra aziende "informatizzate" e "digitalizzate", per mostrare come una vera trasformazione digitale implichi una gestione olistica e strategica dei dati aziendali ma ne parlerò in un mio prossimo articolo.
Questa esperienza mi ha permesso non solo di sperimentare l'applicazione pratica dell'AI generativa, ma anche di riflettere sull'importanza di un approccio critico e consapevole all'innovazione tecnologica, che consideri non solo le potenzialità, ma anche le sfide e le responsabilità che essa comporta.
Desidero esprimere il mio sincero apprezzamento al coordinatore Enrico Bombelli e agli illustri relatori: Giuseppe Gimigliano , Luca Luigi Manuelli , Daniele Bettinetti , Federico Loffredo , Max Del Rosso , Andrea Zurini e Veronica Del Priore , per aver arricchito l'evento con le loro profonde conoscenze e spunti di riflessione. Un plauso speciale è rivolto a Giorgio Fatarella, l'anima organizzativa dell'evento, grazie al quale ho avuto l'opportunità di immergermi in un'esperienza formativa di grande valore.
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