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Immagine del redattoreAndrea Viliotti

Impatto dell’AI in contabilità e finanza

L'intelligenza artificiale (AI) sta trasformando il settore della contabilità e della finanza, portando innovazione e migliorando significativamente i processi decisionali. Tuttavia, introduce anche sfide importanti, soprattutto in termini di etica, gestione dei dati e trasformazione delle competenze professionali. Questo articolo si basa su una ricerca condotta dall'Institute of Management Accountants (IMA), guidata da Qi "Susie" Duong, insieme ad altri consulenti esperti del settore. Esploreremo le principali tendenze dell'AI in contabilità e finanza, le applicazioni pratiche, e le sfide e i requisiti per un'implementazione efficace di tali tecnologie.

Impatto dell’AI in contabilità e finanza
Impatto dell’AI in contabilità e finanza

Tendenze dell'AI in contabilità e finanza

La crescita esponenziale dell'AI sta portando a una profonda trasformazione delle modalità operative delle aziende nel settore della contabilità e della finanza. Secondo la ricerca dell'IMA, il 70% dei leader aziendali ritiene che l'AI stia trasformando il settore, soprattutto grazie all'adozione di modelli predittivi e all'analisi dei dati in tempo reale. In particolare, l'integrazione di algoritmi di apprendimento automatico consente di ottenere previsioni più accurate e identificare tempestivamente i trend di mercato. Questo è evidente nell'adozione dell'AI da parte di aziende come Zoom e Ford, che stanno utilizzando modelli di AI per prevedere le richieste degli analisti e rispondere a quesiti interni, dimostrando un aumento della produttività fino al 25% in alcuni settori.


Le tecnologie AI sono ora utilizzate per automatizzare processi tradizionalmente manuali come conti da pagare e ricevere, chiusure mensili e trimestrali, gestione delle spese e approvvigionamento. I leader aziendali stanno esplorando il potenziale dell'AI generativa per incrementare la produttività e ottenere nuovi spunti strategici. L'AI generativa, una sottoclasse del machine learning, è in grado di creare nuovi contenuti e generare valore aggiunto nei processi aziendali. Per esempio, il 45% dei partecipanti allo studio ha affermato che l'adozione dell'AI generativa ha migliorato significativamente l'efficienza nella gestione dei report finanziari e nella creazione di contenuti automatizzati per analisi strategiche.

 

Applicazioni dell'AI

L'AI trova applicazione in vari aspetti della gestione finanziaria, inclusa la semplificazione dei processi e la gestione dei rischi. Una delle principali aree di utilizzo dell'AI è l'automazione dei processi contabili. Circa il 65% delle aziende intervistate ha implementato sistemi di automazione per conti da pagare e ricevere, ottenendo una riduzione dei tempi di elaborazione fino al 30%. Inoltre, l'AI è stata impiegata per migliorare l'accuratezza delle chiusure finanziarie trimestrali, riducendo il margine di errore umano del 20%. Questo è stato possibile grazie all'uso di algoritmi di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) che automatizzano il riconoscimento e la registrazione di documenti finanziari.


Un altro esempio significativo è l'implementazione dell'AI per la gestione delle tasse in contesti internazionali complessi. Un'azienda leader nel settore dei dispositivi smart ha utilizzato un motore fiscale integrato basato su AI per identificare discrepanze nelle normative fiscali di diversi paesi, migliorando la compliance e riducendo i costi operativi legati alle irregolarità fiscali del 18%. L'integrazione di sistemi AI per la generazione automatica di report ha inoltre consentito un aumento dell'efficienza, permettendo una visione giornaliera e consolidata delle performance finanziarie globali.


Nel settore sanitario, l'AI ha avuto un impatto particolarmente significativo nella gestione dei costi ospedalieri. L'adozione dell'AI per il monitoraggio delle spese operative ha portato a un risparmio del 15%, grazie all'analisi predittiva e al miglioramento delle decisioni basate sui dati. La capacità di processare grandi volumi di dati ha reso l'AI uno strumento chiave per la pianificazione strategica delle risorse, specialmente in situazioni di emergenza come la pandemia da COVID-19.


Un altro esempio interessante è l'uso dell'intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione della supply chain in un'azienda produttrice di uova. Il sistema AI, addestrato per analizzare le immagini delle uova, ha permesso di contarle accuratamente e rilevare difetti, generando un risparmio di circa 6 milioni di dollari grazie alla riduzione delle perdite. Questo esempio mostra chiaramente come l'AI possa contribuire a migliorare l'efficienza operativa e la redditività.

 

Sfide e prerequisiti dell'implementazione dell'AI

Nonostante i vantaggi evidenti, l'integrazione dell'AI nel settore della contabilità e della finanza presenta sfide considerevoli. Secondo la ricerca dell'IMA, il 38% dei partecipanti ha identificato l'aspetto umano come la principale sfida per il successo delle iniziative di AI. In particolare, la mancanza di competenze specialistiche tra il personale rappresenta un problema significativo: molte aziende stanno cercando di colmare questo gap attraverso programmi di formazione e sviluppo, ma il 30% delle organizzazioni afferma di avere difficoltà a trovare talenti adeguati. Inoltre, la mancanza di supporto da parte dei vertici aziendali è stata citata come uno dei principali ostacoli per l'adozione efficace dell'AI, soprattutto per la necessità di riorganizzare le risorse e stabilire nuove priorità strategiche.


Dal punto di vista tecnologico, il 33% dei partecipanti ha evidenziato la scarsa qualità dei dati come un elemento critico. La disponibilità di dati di alta qualità è essenziale per l'efficacia degli algoritmi AI, ma molti sistemi esistenti non sono in grado di fornire le informazioni necessarie con la precisione richiesta. La maturità digitale delle organizzazioni è stata identificata come un altro ostacolo rilevante, soprattutto nelle piccole e medie imprese, dove il 44% delle aziende ha dichiarato di non essere pronte a intraprendere un percorso di trasformazione digitale.


La ricerca ha anche mostrato differenze regionali nelle sfide affrontate. Negli Stati Uniti, nella regione Asia-Pacifico e in Cina, le sfide principali riguardano gli aspetti umani, mentre nella regione del Medio Oriente e Nord Africa (MENA) i principali ostacoli sono legati alla maturità tecnologica e alla qualità dei dati. In Europa, le sfide operative costituiscono il maggiore ostacolo all'implementazione dell'AI, mentre in India le preoccupazioni sono prevalentemente di tipo etico e legate alla governance.


Per quanto riguarda gli aspetti etici e di governance, il 20% dei partecipanti ha espresso preoccupazioni riguardo la sicurezza dei dati e la confidenzialità delle informazioni. La gestione dei bias nei dati e la trasparenza dei modelli di AI sono elementi chiave per garantire la fiducia degli stakeholder e mitigare i rischi etici associati all'adozione di queste tecnologie. È stato suggerito di stabilire protocolli di governance rigorosi e di adottare pratiche di controllo della qualità dei dati per evitare distorsioni che potrebbero compromettere i risultati.


Un prerequisito fondamentale per il successo dell'AI, secondo il 40% dei partecipanti allo studio, è l'approccio "top-down". Il supporto e l'impegno della leadership aziendale sono essenziali per garantire che l'AI venga implementata in modo coerente con gli obiettivi strategici dell'organizzazione. Inoltre, il 25% delle organizzazioni ha sottolineato l'importanza di un'analisi costi-benefici dettagliata prima dell'adozione, per assicurarsi che gli investimenti in AI portino effettivi miglioramenti in termini di produttività e risparmio di tempo.


L'assenza di supporto da parte dei vertici aziendali, la mancanza di competenze specifiche per lavorare con l'AI e la difficoltà nell'ottenere il consenso di tutti gli stakeholder rappresentano alcuni dei principali fattori limitanti. Ad esempio, è stato riscontrato che la resistenza al cambiamento è spesso più difficile da affrontare rispetto all'adozione stessa della tecnologia. La collaborazione tra professionisti finanziari e data scientist, nota come "collaborative intelligence", è essenziale per garantire un'implementazione efficace dell'AI e risultati ottimali. L'AI può amplificare le capacità cognitive umane, mentre gli esseri umani forniscono il contesto e la supervisione necessari per evitare errori e bias. Ad esempio, la partecipazione di esperti finanziari nel training degli algoritmi AI assicura che i modelli siano addestrati con dati realistici e che le analisi siano pertinenti per gli obiettivi dell'azienda.


Aspetti etici e di governance

L'adozione dell'AI in contabilità e finanza solleva importanti questioni etiche, come l'integrità dei dati, la sicurezza e la confidenzialità. Secondo la ricerca dell'IMA, il 40% dei partecipanti ha sottolineato l'importanza di garantire l'integrità dei dati per mitigare i rischi di bias nei dati stessi. Un partecipante negli Stati Uniti ha descritto come il proprio sistema AI sia stato addestrato con dati rappresentativi dell'intera popolazione dei prodotti per evitare bias e migliorare l'accuratezza nelle analisi. Inoltre, il 20% dei partecipanti ha espresso preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati, con particolare enfasi sulla protezione delle informazioni personali e sulla necessità di garantire la confidenzialità durante tutte le fasi del trattamento dei dati.


Un altro aspetto fondamentale riguarda la governance dei sistemi AI. Circa il 35% degli intervistati ha evidenziato l'importanza di stabilire protocolli di governance chiari e di educare gli stakeholder sull'uso delle tecnologie AI. Questo aspetto è particolarmente rilevante in regioni come l'Asia-Pacifico, dove alcuni governi, come quello giapponese, stanno iniziando a discutere di come regolamentare l'uso dell'AI sia nel settore pubblico che in quello privato. La fiducia nei sistemi AI dipende in gran parte dalla trasparenza: il 25% dei partecipanti ha dichiarato che una chiara comprensione dei processi che portano alle raccomandazioni generate dall'AI è essenziale per costruire e mantenere la fiducia tra gli utenti.


Infine, la questione della fiducia nei sistemi AI rimane un punto cruciale. La mancanza di conoscenza su cosa l'AI possa effettivamente realizzare e su come essa possa trasformare il lavoro dei professionisti della contabilità e finanza è stata citata come un fattore significativo che contribuisce alla mancanza di fiducia. Per affrontare questo problema, è necessario sviluppare programmi di formazione che aiutino i professionisti a comprendere i limiti e le potenzialità dell'AI, promuovendo un utilizzo responsabile e consapevole delle tecnologie AI.


Conclusioni

L'impatto dell'intelligenza artificiale sulla contabilità e finanza non è soltanto una questione di efficienza operativa o riduzione dei costi: rappresenta una profonda ridefinizione del ruolo umano e organizzativo in un ecosistema finanziario sempre più automatizzato e interconnesso. Ciò che emerge con forza è che la vera sfida non è solo tecnologica, ma anche culturale, strategica e persino etica. L'AI non si limita a cambiare "il come", ma forza le aziende a ripensare "il perché" di molte delle loro attività tradizionali. Questo porta a una riflessione critica sulla trasformazione digitale come opportunità non solo per migliorare, ma per ridefinire i modelli di valore aziendali.


In primo luogo, l'automazione e l'analisi predittiva consentite dall'AI stanno spingendo le aziende a muoversi da un approccio reattivo a uno proattivo. Le decisioni non sono più basate solo su dati storici, ma su simulazioni e proiezioni che consentono di anticipare scenari futuri. Questo cambia radicalmente il concetto di rischio, che diventa più gestibile ma anche più esposto all'interdipendenza di sistemi complessi. In tal senso, il ruolo del CFO non sarà più limitato alla supervisione della salute finanziaria aziendale, ma diventerà sempre più strategico, richiedendo una visione integrata che abbracci finanza, tecnologia e sostenibilità.


Un punto critico che spesso sfugge è che l'AI ridefinisce il concetto di valore aziendale. Non si tratta solo di fare meglio quello che già si faceva, ma di capire quali nuovi spazi di mercato, prodotti o servizi possono emergere. Ad esempio, l'AI generativa, attraverso la creazione di contenuti strategici, non solo migliora l'efficienza, ma trasforma l'approccio alla conoscenza aziendale, favorendo un tipo di innovazione che potremmo definire "guidata dai dati". Tuttavia, questa potenzialità rischia di rimanere inespressa senza un forte commitment da parte della leadership aziendale, che deve saper tradurre i risultati tecnologici in strategie concrete.


Un aspetto ancora più profondo riguarda la trasformazione delle competenze professionali. Il lavoro ripetitivo e transazionale è destinato a scomparire, ma con esso nasce la necessità di sviluppare competenze ibride. I professionisti della contabilità e finanza dovranno diventare interpreti, mediatori e curatori dei risultati generati dall’AI. Questo significa sviluppare un'intelligenza collaborativa che vada oltre il semplice utilizzo delle macchine, per comprendere e contestualizzare le loro analisi. La formazione continua, tuttavia, non è sufficiente: occorre un cambiamento nel mindset, che valorizzi la complementarità tra uomo e macchina. In altre parole, l’AI deve essere vista non come un sostituto, ma come un moltiplicatore delle capacità umane.


Sul piano etico e di governance, emerge un tema cruciale: l'AI non è neutrale. I modelli di intelligenza artificiale ereditano i bias e le limitazioni dei dati con cui vengono addestrati. Questo impone alle aziende di ridefinire i confini della responsabilità: chi è responsabile per un errore decisionale derivato da un algoritmo? Come si garantisce la trasparenza nei modelli che, per loro natura, sono spesso percepiti come opachi? E, soprattutto, come si può bilanciare l'adozione di tecnologie avanzate con la fiducia degli stakeholder, sempre più attenti ai temi di sicurezza e sostenibilità?


Infine, l'AI introduce una dimensione geopolitica nel settore della contabilità e finanza. La maturità digitale e le normative locali influenzano la velocità e il successo dell'adozione. Tuttavia, le aziende che riescono a superare tali barriere e ad allineare l'implementazione dell'AI agli obiettivi strategici possono acquisire un vantaggio competitivo difficilmente replicabile. Questo pone una sfida ulteriore: l'integrazione dell'AI deve essere accompagnata da una capacità di gestione del cambiamento a livello globale, che tenga conto delle differenze culturali, normative e di maturità tecnologica.


In definitiva, l'intelligenza artificiale non è semplicemente un investimento tecnologico, ma un catalizzatore per un cambiamento organizzativo e sociale più ampio. Per sfruttarne appieno il potenziale, le aziende devono abbracciare un approccio olistico, in cui tecnologia, persone e strategie si fondano in un ecosistema agile, etico e orientato al futuro. La vera sfida non è implementare l'AI, ma integrarla in modo che crei valore sostenibile per tutti gli stakeholder, anticipando i bisogni di un mondo sempre più complesso e interconnesso.

 


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